L’Associazione Piccabulla svolge attività formativa anche al di fuori dell’ambito dei corsi di inglese e oltre all’attività di iniziazione alla nautica per adulti e ragazzi (con il corso ”Piccoli Skipper”) progetta anche corsi per lo sviluppo della persona ed altre attività:
- public speaking, con metodologie ispirate al teatro
- outdoor training sia tramite l’uso dell’attività velica sia con metodologie miste
- Business english, in particolare secondo gli standard di Cambridge English
- progetti finanziati dall’UE, in particolare progetti di sperimentazione e innovazione didattica, analisi socio-organizzativa e progettazione formativa per l’orientamento e l’inserimento professionale di fasce sociali svantaggiate: attualmente l’Associazione è impegnata nel progetto Gainkids, progetto finanziato da Erasmus+ per la formazione delle insegnanti della scuola dell’infanzia finalizzato all’elaborazione di materiale innovativo audiovisivo sui temi della cittadinanza globale (ECG) secondo i canoni fissati dall’UNESCO. Le risorse umane dell’associazione Piccabulla possono intervenire a più livelli di progettazione e di esecuzione dei progetti grazie a oltre 20 anni di esperienze maturate nell’ambito dei progetti dell’UE nei settori della
- formazione professionale
- ricerca socio-ecnomica
- analisi del territorio
- aggiornamento professionale
- analisi organizzativa
- Gli strumenti di analisi utilizzati fanno riferimento, tra le altre metodologie e tecniche, a:
- bilancio di competenze
- indagini previsionali con metodo Delphi
- analisi sul Capitale Sociale
Per queste attività l’Associazione si avvale di diverse collaborazioni esterne:
Viviana Raciti – Alias: Vivipuk (Supervisione attività di teatro in inglese – Insegnante) Nasce a Catania e passerà infanzia e adolescenza nel territorio etneo, accompagnando agli studi classici la passione per il pianoforte e per il teatro, vincendo nel 2005 il premio come miglior attrice “Tindari Teatro Giovani”. Nel 2006 si trasferisce a Roma, per approfondire gli studi teatrali sia dal punto di vista teorico (si laureerà nel 2010 in Arti e scienze dello spettacolo, con una tesi su Pina Bausch) sia dal punto di vista pratico, studiando con attori quali Isabella Del Bianco, Cristiano Censi Giancarlo Fares, Francesca Rizzi presso la scuola “Teatro Azione”, e frequentando diversi stages condotti da Mamadou Dioume, Sabino Civilleri, Emanuela Lo Sicco, Andrea De Magistris. Pur partecipando a due lavori in Sicilia ( “La calata di Orfeo”, corto cinematografico del 2008, e “ Malnate” opera poetica del 2009) il suo orizzonte lavorativo sarà prevalentemente nel territorio romano, sia con lavori più sperimentali (“La sconosciuta” 2007, “Parte Offesa” 2008, “Le Viole” 2009, “La dolcezza del Mandorlo” 2011, spettacolo da cui è tratto il monologo vincitore del primo festival del monologo di Rogliano “La Bella Coredipetra” 2012, di cui cura anche la regia) che più convenzionali (“Così è – Se vi pare” 2008 , “Liolà” 2009, “Improvvisamente l’estate scorsa” 2010). Attualmente, dopo la laurea, sta conseguendo un Dottorato di ricerca presso l’università “La Sapienza” di Roma sempre nell’ambito delle discipline teatrali e dello spettacolo; parallelamente frequenta assiduamente la vita artistica e teatrale in particolare quella della Capitale scrivendo per la webzine www.teatroecritica.net e lavorando dal 2010 come animatrice teatrale e come insegnante d’inglese per l’Associazione Culturale “La Strega Pasticciona” ovvero l’attuale “ Elisabetta Frasca, Alias teacher Betty – (insegnante lingua inglese e supervisor formazione interna docenti Piccabulla)
Nasce a Roma ma la passione per le lingue la spinge ad iscriversi ad un istituto turistico dove studia inglese, francese e tedesco e poi a viaggiare all’estero e non solo per turismo. Fin dagli anni delle superiori, infatti, trascorre vari periodi in Inghilterra in particolare a Londra per perfezionare la lingua e più recentemente negli U.S.A. dove ha svolto a più riprese attività di lavoro e ricerca scientifica e mantiene diverse relazioni amicali e professionali. Tornerà poi nel Regno Unito varie volte durante il periodo degli studi universitari prima come studentessa Erasmus e poi per accompagnare ragazzi nei soggiorni-studio nel sud dell’Inghilterra. All’università, dopo il primo anno di studi alla facoltà di Lingue, sceglie di passare nel campo dell’Antropologia culturale. Alla fine degli anni novanta, in seguito alla vincita di una borsa di studio per lo svolgimento di una tesi di laurea negli Stati Uniti d’America, svolge una ricerca sul campo, avente per oggetto le forme d’arte dei nativi d’America. In Italia, nel corso degli anni, ha collaborato con varie associazioni culturali per l’insegnamento dell’inglese ad alunni delle scuole elementari e secondarie superiori; le sono state commissionate varie traduzioni dall’italiano all’inglese (pannelli museali, cataloghi, saggi, ecc.); prosegue contemporaneamente la collaborazione con gli artisti incontrati negli Stati Uniti lavorando con loro in occasione della Biennale di Venezia per quasi venti anni (dal 1998 al 2017). Da anni tiene seminari e corsi presso alcune università americane in Toscana sul connubio tra arte e antropologia. Nel 2003, torna negli Stati Uniti grazie ad un’altra borsa di studio in American Studies allo Smith College di Northampton, Massachussets. In seguito lavora ad una mostra allestita a Washington e New York. Una volta rientrata in Italia partecipa a diversi seminari e incontri dell’Unione Europea sull’integrazione e l’apprendimento di tecniche di educazione non formale e dal 2005 al 2009 lavora in alcune scuole come mediatrice culturale per progetti d’inclusione rivolti ai ragazzi delle scuole medie inferiori. Nel 2012, perfeziona i suoi studi in ambito antropologico all’Università di Perugia. Dal 2014 collabora all’organizzazione di campi estivi in montagna per ragazzi occupandosi anche in questo caso dell’insegnamento dell’inglese. Negli ultimi anni ha ripreso la sua antica passione per il teatro e per l’improvvisazione teatrale che nel 2013 riesce a coniugare con l’attività di insegnamento iniziando a collaborare con l’Associazione Piccabulla. All’inizio la collaborazione era prevalentemente circoscritta al settore delle feste animate e degli spettacoli per bimbi ma negli ultimi anni come insegnante d’inglese per adulti e bambini e trainer interna degli insegnanti Piccabulla. Come insegnante di III^ fascia nelle graduatorie di istituto delle scuole secondarie superiori statali ha svolto anche l’attività di supplente e dopo la specifica abilitazione attualmente è insegnante di sostegno. Elisabetta Frasca, Alias teacher Betty – (insegnante lingua inglese e supervisor formazione interna docenti Piccabulla)
Nasce a Roma ma la passione per le lingue la spinge ad iscriversi ad un istituto turistico dove studia inglese, francese e tedesco e poi a viaggiare all’estero e non solo per turismo. Fin dagli anni delle superiori, infatti, trascorre vari periodi in Inghilterra in particolare a Londra per perfezionare la lingua e più recentemente negli U.S.A. dove ha svolto a più riprese attività di lavoro e ricerca scientifica e mantiene diverse relazioni amicali e professionali. Tornerà poi nel Regno Unito varie volte durante il periodo degli studi universitari prima come studentessa Erasmus e poi per accompagnare ragazzi nei soggiorni-studio nel sud dell’Inghilterra. All’università, dopo il primo anno di studi alla facoltà di Lingue, sceglie di passare nel campo dell’Antropologia culturale. Alla fine degli anni novanta, in seguito alla vincita di una borsa di studio per lo svolgimento di una tesi di laurea negli Stati Uniti d’America, svolge una ricerca sul campo, avente per oggetto le forme d’arte dei nativi d’America. In Italia, nel corso degli anni, ha collaborato con varie associazioni culturali per l’insegnamento dell’inglese ad alunni delle scuole elementari e secondarie superiori; le sono state commissionate varie traduzioni dall’italiano all’inglese (pannelli museali, cataloghi, saggi, ecc.); prosegue contemporaneamente la collaborazione con gli artisti incontrati negli Stati Uniti lavorando con loro in occasione della Biennale di Venezia per quasi venti anni (dal 1998 al 2017). Da anni tiene seminari e corsi presso alcune università americane in Toscana sul connubio tra arte e antropologia. Nel 2003, torna negli Stati Uniti grazie ad un’altra borsa di studio in American Studies allo Smith College di Northampton, Massachussets. In seguito lavora ad una mostra allestita a Washington e New York. Una volta rientrata in Italia partecipa a diversi seminari e incontri dell’Unione Europea sull’integrazione e l’apprendimento di tecniche di educazione non formale e dal 2005 al 2009 lavora in alcune scuole come mediatrice culturale per progetti d’inclusione rivolti ai ragazzi delle scuole medie inferiori. Nel 2012, perfeziona i suoi studi in ambito antropologico all’Università di Perugia. Dal 2014 collabora all’organizzazione di campi estivi in montagna per ragazzi occupandosi anche in questo caso dell’insegnamento dell’inglese. Negli ultimi anni ha ripreso la sua antica passione per il teatro e per l’improvvisazione teatrale che nel 2013 riesce a coniugare con l’attività di insegnamento iniziando a collaborare con l’Associazione Piccabulla. All’inizio la collaborazione era prevalentemente circoscritta al settore delle feste animate e degli spettacoli per bimbi ma negli ultimi anni come insegnante d’inglese per adulti e bambini e trainer interna degli insegnanti Piccabulla. Come insegnante di III^ fascia nelle graduatorie di istituto delle scuole secondarie superiori statali ha svolto anche l’attività di supplente e dopo la specifica abilitazione attualmente è insegnante di sostegno.
Elisabetta Frasca, Alias teacher Betty – (insegnante lingua inglese e supervisor formazione interna docenti Piccabulla) Nasce a Roma ma la passione per le lingue la spinge ad iscriversi ad un istituto turistico dove studia inglese, francese e tedesco e poi a viaggiare all’estero e non solo per turismo. Fin dagli anni delle superiori, infatti, trascorre vari periodi in Inghilterra in particolare a Londra per perfezionare la lingua e più recentemente negli U.S.A. dove ha svolto a più riprese attività di lavoro e ricerca scientifica e mantiene diverse relazioni amicali e professionali. Tornerà poi nel Regno Unito varie volte durante il periodo degli studi universitari prima come studentessa Erasmus e poi per accompagnare ragazzi nei soggiorni-studio nel sud dell’Inghilterra. All’università, dopo il primo anno di studi alla facoltà di Lingue, sceglie di passare nel campo dell’Antropologia culturale. Alla fine degli anni novanta, in seguito alla vincita di una borsa di studio per lo svolgimento di una tesi di laurea negli Stati Uniti d’America, svolge una ricerca sul campo, avente per oggetto le forme d’arte dei nativi d’America. In Italia, nel corso degli anni, ha collaborato con varie associazioni culturali per l’insegnamento dell’inglese ad alunni delle scuole elementari e secondarie superiori; le sono state commissionate varie traduzioni dall’italiano all’inglese (pannelli museali, cataloghi, saggi, ecc.); prosegue contemporaneamente la collaborazione con gli artisti incontrati negli Stati Uniti lavorando con loro in occasione della Biennale di Venezia per quasi venti anni (dal 1998 al 2017). Da anni tiene seminari e corsi presso alcune università americane in Toscana sul connubio tra arte e antropologia. Nel 2003, torna negli Stati Uniti grazie ad un’altra borsa di studio in American Studies allo Smith College di Northampton, Massachussets. In seguito lavora ad una mostra allestita a Washington e New York. Una volta rientrata in Italia partecipa a diversi seminari e incontri dell’Unione Europea sull’integrazione e l’apprendimento di tecniche di educazione non formale e dal 2005 al 2009 lavora in alcune scuole come mediatrice culturale per progetti d’inclusione rivolti ai ragazzi delle scuole medie inferiori. Nel 2012, perfeziona i suoi studi in ambito antropologico all’Università di Perugia. Dal 2014 collabora all’organizzazione di campi estivi in montagna per ragazzi occupandosi anche in questo caso dell’insegnamento dell’inglese. Negli ultimi anni ha ripreso la sua antica passione per il teatro e per l’improvvisazione teatrale che nel 2013 riesce a coniugare con l’attività di insegnamento iniziando a collaborare con l’Associazione Piccabulla. All’inizio la collaborazione era prevalentemente circoscritta al settore delle feste animate e degli spettacoli per bimbi ma negli ultimi anni come insegnante d’inglese per adulti e bambini e trainer interna degli insegnanti Piccabulla. Attualmente è insegnante di sostegno nelle scuole secondarie superiori.
Elena Stabile, (spettacoli teatrali per adulti e ragazzi anche in inglese) nata a Salerno, si laurea nel 2011 in Comunicazione e Produzione Culturale presso l’Università LUMSA di Roma con una tesi su “Il Principe Costante” di Jerzy Grotowski. Come attrice si forma alla scuola di Arte Drammatica “Teatro Azione” di Roma diretta da Cristiano Censi e Isabella Del Bianco. Prosegue la sua formazione partecipando al workshop su azioni fisiche e organicità con Thomas Richards e Mario Biagini presso il Workcenter of Jerzy Grotowski, al laboratorio su Carlo Goldoni condotto da Gianluigi Fogacci, al laboratorio sui testi di A. Cechov tenuto da Christian Burgess (Guildhall School) e Julie Brochen (Théatre National de Strasbourg) e al percorso “Il corpo sapiente” condotto dalla danzatrice Mariella Celia. In teatro ha lavorato con Cristiano Censi, Giancarlo Fares, Teresa Pedroni, Sarah Falanga, Roberto Zorzut, Luca De Angelis, Daniele Nuccetelli e Ivan V. Cozzi.
Per tre anni ha preso parte alle rappresentazioni classiche estive nell’area archeologica di Paestum. Lavora nello spettacolo di teatro di figura “Opera buffa” di Silvia Giampaola andato in scena presso gli IIC di Lione, Tunisi e Cracovia. È stata selezionata da Antonello Fassari per studio su “La notte brava” di P. P. Pasolini e ha lavorato nella compagnia di teatro fisico “Dynamis” diretta da Andrea De Magistris. Ha partecipato a numerosi cortometraggi e spot. È aiuto regia nei reading “Le Città Invisibili” con Massimo Popolizio e “Bartleby lo scrivano” con Roberto Herlitzka, diretti da Teresa Pedroni. Collabora con l’Associazione Piccabulla con la quale ha portato in scena, tra gli altri spettacoli anche un Cappuccetto Rosso “speciale” rivisitato alla luce delle nuove sfide dell’approccio alla cittadinanza globale.